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La Riviera di Nausicaa

SULLE ORME DI ULISSE

ALLA SCOPERTA DEL GOLFO DI SQUILLACE

Boschi e laghi della Sila catanzarese

Dall'arte bizantina alle Ferriere borboniche

Nelle Serre , fra luoghi di culto e misteri preistorici

Alla scoperta della Magna Grecia

 

Tiriolo, la città dei due mari

Caraffa, paese arbereshe

Trekking attraverso i "monti ombrosi" della Riviera

Squillace e le sue ceramiche

Escursioni alle Valli Cupe di Sersale

SQUILLACE

Squillace è situata a 344 metri s.l.m. a circa 5  Km di distanza dal mare, in un tratto di costa, punto strategico giа dall'antichità per la sua centralità, affacciandosi sul golfo che da essa prende il nome.

 

Nell'alto medioevo, Squillace seguì la sorte di molti altri centri costieri calabri, subendo le incursioni saracene e longobarde, che portarono gli abitanti a rifugiarsi sulle vicine colline.

 

Venne successivamente occupata dai Normanni  guidati da Guglielmo d'Altavilla (1044), passando di volta in volta, agli Svevi, agli Angioini, agli Aragonesi.

 

Grazie al  Conte Ruggero, la Diocesi di Squillace, fra le più antiche della Calabria, risalente al V sec. d.C., passò dal rito greco a quello latino (1096).

 

Dal 1258 al 1445 ebbe come Signori i conti  Lancia, Monforte, Del Balzo e Marzano.

Nel 1485 fu principe di Squillace Federico d'Aragona, futuro re del Regno di Napoli, mentre dal 1494 al 1735 la cittа fu governata dalla potente famiglia Borgia, che vide con Goffredo, figlio naturale di papa Alessandro VI, l'inizio di quella Signoria nel Pricipato di Squillace.

Patria di numerosi uomini illustri, diede i natali a Flavio  Magno Aurelio Cassiodoro (485 -583 d.C.), Primo ministro e consigliere personale di Teodorico, re dei Goti.

 

Ritiratosi a Squillace intorno al 550 d.C., Cassiodoro fondò  il Monastero Vivariense munito di una biblioteca ricca di codici preziosi.

Fra le opere di Cassiodoro , molto interessante è la raccolta delle VARIAE che comprende 568  lettere scritte nel corso della sua attività politica.

 

Altre eminenti personalità squillacesi sono i generali Florestano e Guglielmo Pepe, quest'ultimo definito "il padre della Rivoluzione italiana".

 

 

Le ceramiche

 

L'arte della lavorazione dell'argilla si sviluppò con molta probabilità a Skilletion, nel periodo della Magna Grecia, tramandandosi fino ai nostri tempi.

 

Attualmente a Squillace è possibile vedere al lavoro abili artigiani che riescono a forgiare veri capolavori di elevato valore artistico e di grande significato culturale, in quanto rappresentano la continuità di un mestiere e insieme di un'arte che fanno di Squillace un punto di riferimento nel campo della produzione ceramista.

 

Le ceramiche di Squillace hanno ottenuto l'ambito riconoscimento del marchio di origine.

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